NICARAGUA,NEL CUORE DEL CENTRO AMERICA - CODICE ITINERARIO: SE3NIS003
16 giorni 14 notti
Aeroporti di partenza: Milano, Malpensa
Numero massimo di partecipanti 14
Guide locali e Accompagnatore dall’Italia
1° giorno / Italia – Managua
Partenza da Milano Malpensa al mattino con volo di linea American Airlines via Miami. Arrivo a Managua nel tardo pomeriggio disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel. Cena libera. Pernottamento in hotel.
2° giorno / Managua – Leòn (i murales sandinisti) (circa 90 km)
Dopo la prima colazione breve visita di Managua la capitale del Nicaragua, che si estende lungo la sponda meridionale del Lago Managua, una città affollata in cui vive più di un quarto dell’intera popolazione nicaraguense. Lo sviluppo economico degli ultimi tempi ha prodotto un vero e proprio boom edilizio, comunque salta subito agli occhi che non tutti hanno beneficiato delle maggiori ricchezze e che la povertà è ancora molto diffusa. Per prima cosa si raggiunge il punto panoramico dove la statua del famoso rivoluzionario Sandino domina il lago del cratere Tiscapa: la vista spazia fino ai numerosi vulcani a nord della città; poi si procede con la visita del Palazzo Nazionale, con il Museo di Storia, della Cattedrale e del Teatro Nazionale. Partenza verso nord-est per Leòn lungo una strada panoramica. Nel pomeriggio visita di Leòn, la città più liberale del Nicaragua, il centro culturale e intellettuale del paese. La città è costellata di monumenti alla rivoluzione, tra cui notevoli murales sandinisti, di numerose e raffinate chiese coloniali e di edifici di rappresentanza. Sulle sue strade si affacciano antiche case in stile spagnolo con muri in argilla bianca, tetti in tegole rosse, robuste porte in legno e freschi patios fioriti. La Cattedrale “La Asunciòn”, la più grande del Centroamerica, decorata da enormi dipinti di Antonio Sarria raffiguranti le stazioni della Via Crucis, recentemente è entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Pranzo in ristorante locale. Cena libera. Pernottamento in hotel.
3° giorno / Leòn – Compañía Licorera Flor de Caña – la spiaggia di Las Peñitas (la distilleria più antica del Centro America) (circa 70 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per la visita della storica fabbrica Compañía Licorera Flor de Caña, nota per la produzione del miglior rum del mondo. Durante la visita si ha l’opportunità di osservano le fasi di produzione e la costruzione delle botti, oltre che apprendere il metodo di invecchiamento del prodotto. Particolarmente interessante la cantina personale della famiglia Pellas, proprietaria dell’azienda, da sempre attenta a mantenere viva la tradizione di questo liquore di eccellenza. Il metodo Slow-Aged va avanti dal 1890 e rende davvero affascinante la visita alla distilleria più antica del Centro America. Sulla strada del ritorno deviazione per la calda spiaggia di Las Penitas, per pranzare in un ristorante locale con i piedi nella sabbia davanti all’immensità dell’Oceano Pacifico. Nel pomeriggio bagno ristoratore e rientro a Lèon. Cena libera. Pernottamento in hotel.
4° giorno / Leòn – Isola Ometepe (il Lago Nicaragua) (circa 190 km)
Dopo la prima colazione partenza per San Jorge per l’imbarco sul traghetto per l’Isola Ometepe, situata nel Lago Cocibolca, conosciuto anche come Lago Nicaragua, uno dei più grandi laghi di acqua dolce al mondo. Con una profondità che oscilla tra i 20 e i 60 metri, il Lago Nicaragua ha sempre costituito un’importante via di comunicazione tra l’oceano Pacifico a ovest, distante appena 18 km, e l’Atlantico a est, a cui è collegato grazie al fiume San Juan. Per questo motivo varie volte è stata presa in considerazione l’opportunità di collegare gli oceani attraverso il lago: prima in alternativa, poi in aggiunta, al canale di Panama.
5° giorno / Isola di Ometepe (la più grande isola lacustre del mondo)
Ancora un’intera giornata dedicata all’Isola Ometepe. Dopo la prima colazione trasferimento alle pendici del Vulcano Madera per percorrere alcuni degli interessanti sentieri tematici: del caffè, delle orchidee, del cacao, dei petroglifi… Le escursioni vengono organizzate dalla Finca Magdalena, un’eco-fattoria di montagna gestita da una Ong costituita da giovani locali che si occupano di agricoltura biologica e turismo rurale. In alternativa c’è la possibilità di intraprendere l’impegnativa salita (camminata nel fango di 7-8 ore di cui 4-5 ore di arrampicata in salita) al Vulcano Madera (1.334 m), che nel cratere spento nasconde una fiabesca laguna. Il percorso di ascesa attraversa splendidi tratti di foresta tropicale animati da una flora lussureggiante e da una fauna attenta al passaggio degli escursionisti (scimmie dalla faccia bianca, scimmie urlatrici, pappagalli verdi e molte altre specie di uccelli). Per chi preferisce c’è la possibilità di trascorrere la giornata in pieno relax sulle spiagge bagnate dal mar dulce. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
6° giorno / Isola di Ometepe – Granada (la Gran Sultana) (circa 80 km)
Dopo la prima colazione partenza in traghetto per San Jorge e proseguimento via terra verso nord per Granada. Arrivo a Granada in tarda mattinata. L’antica capitale, fondata nel 1524 dal conquistatore spagnolo Francisco Hernandez de Cordoba, per secoli è stata chiamata “La Gran Sultana” per le sue bellezze architettoniche risalenti all’epoca coloniale. Visita della città: il Convento di San Francesco, che in una delle sue sale ospita le splendide statue zoomorfe, trovate sull’isola Zapatera (una delle Isletas), scolpite dal popolo choronga prima dell’arrivo degli spagnoli; la Chiesa della Merced, dove si ha l’opportunità di salire sul campanile per godere di spettacolari vedute sulla città, sul lago Nicaragua e sul vulcano Mombacho; la Fortezza di La Polvora, la Chiesa di Xalteva e la vecchia cinta muraria. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
7° giorno / Granada – il Vulcano Masaya – Los Pueblos Blancos – Laguna de Apoyo – Granada (circa 90 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest per la visita del vulcano Masaya situato al centro dell’omonimo Parco Nazionale. Il vulcano Masaya, ancora attivo, è circondato da vulcani minori e da fonti termali. Le leggende raccontano che le popolazioni indigene gettavano giovani donne nella lava bollente per placare la furia di Chaciutique, la dea del fuoco. Gli Spagnoli credevano che il vulcano fosse abitato da demoni, la porta dell’inferno. Salita in minibus fino al cratere principale, da dove è possibile continuare a piedi per raggiungere un ulteriore punto panoramico con vista mozzafiato sul cratere fumante. Si prosegue per la visita dei villaggi di Catarina e San Juan de Oriente, “Los Pueblos Blancos”, pittoreschi villaggi che offrono artigianato e folklore locale. Prima di rientrare a Granada sosta alla Laguna de Apoyo, un lago vulcanico formatosi 200 secoli fa e profondo 200 metri che ha fama di essere il più pulito e profondo del paese. Pranzo in ristorante locale. Cena libera. Pernottamento in hotel.
8° giorno / Granada – Juigalpa – San Carlos – El Castillo (l’eroina popolare Rafaela Herrera) (circa 250 km) Dopo la prima colazione partenza presto al mattino per un lungo trasferimento per San Carlos, all’estremità opposta del Lago Nicaragua, lungo la strada che aggira il lago in senso orario. Si attraversano campagne verdi con latifondi infiniti tenuti a pascolo per gli allevamenti di bestiame. Arrivo a San Carlos capoluogo del remoto dipartimento di Rio San Juan, la classica cittadina portuale piena di marinai, pescatori e gente in transito. Proseguimento verso est, a bordo di una lancha (imbarcazione a motore agile e veloce), lungo l’imponente e torbido Rio San Juan, il fiume che mette in comunicazione il Lago Nicaragua con il Mar dei Carabi. Si giunge al villaggio di El Castillo, dominato dall’omonima, stupenda fortezza spagnola settecentesca La Fortaleza de la Limpia Pura e Immaculada Concepciòn, che serviva per il controllo del fiume e la difesa dalle incursioni dei pirati inglesi, che entrando dall’Atlantico, risalivano il Rio San Juan per raggiungere e saccheggiare Granada. Il suo momento di gloria si presentò nel 1762, quando l’eroina popolare Rafaela Herrera non esitò a prendere il posto del padre, il comandante della fortezza rimasto gravemente ferito in battaglia, per guidare la controffensiva contro le forze inglesi. La struttura fortificata, robusta e ben progettata, fu utilizzata anche dai “filibustieri” di William Walker nel 1857 e da sandinisti e Contras negli anni ’80. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
9° giorno / El Castillo – Refugio Bartola – El Castillo (la Riserva Biologica Indio-Maìz)
Dopo la prima colazione escursione di un’intera giornata per la visita della Riserva Biologica Indio-Maiz. Partenza in lancha verso est lungo il Rio San Juan. Il fiume a tratti sembra muoversi in un’unica massa ondeggiante e prendere velocità, poi sembra rallentare fin quasi a fermarsi, ispirando quiete e tranquillità. Quindi si imbocca il Rio Bartola, un immissario che scorre nella giungla verso nord, porta d’ingresso al tratto più accessibile dell’incontaminata Riserva Biologica Indio-Maiz, vera e propria oasi di foresta tropicale, estesa su una superficie di 2.600 kmq, in cui è possibile trovare ogni sorta di specie vegetale e animale. Si raggiunge il Refugio Bartola, base di partenza per l’escursione alla ricerca di animali selvatici come il bradipo, la scimmia urlatrice, la scimmia ragno, il caimano, vari tipi di serpenti, il tucano e il quasi mitologico giaguaro. Tra le attività previste c’è anche la risalita del Rio Bartola a bordo di una canoa, attraverso le gigantesche pareti di vegetazione. Nel pomeriggio rientro a El Castillo. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
10° giorno / El Castillo – San Carlos – Isole Solentiname (l’arcipelago dimenticato)
Dopo la prima colazione partenza in lancha per San Carlos lungo il fiume San Juan. Arrivo a San Carlos e proseguimento in lancha verso ovest per l’Arcipelago delle Isole Solentiname, “luogo ospitale” nella lingua indigena, 36 isole disseminate ad arco nell’estremità meridionale del Lago Nicaragua, ricoperte di giungla, circondate da acque cristalline in cui si riflettono la foresta, il sole e il cielo, e abitate da contadini e pescatori che oltre tutto sono anche artisti e bravi artigiani. Le isole sono celebri per le bellezze naturali, ma soprattutto per la figura di Ernesto Cardenal, frate trappista, strenuo sostenitore della rivolta sandinista, che vi visse prima della rivoluzione, animando la comunità locale contro la dittatura di Somoza. Cardenal scoprì e promosse il talento artistico di alcuni isolani facendo nascere l’arte “primitivista” del Nicaragua, un movimento artistico noto a livello internazionale per i colori vibranti e le linee sicure che catturano, con accuratezza, le bellezze di questo paradiso tropicale. La visita dell’arcipelago è il nucleo significativo del nostro viaggio, perché lega fortemente il tema della cooperazione internazionale a quello dello sviluppo turistico, per il quale Solentiname possiede un ormai palesato potenziale. La vita qui è bucolica, la popolazione vive in simbiosi con la natura. Sistemazione presso una semplice struttura locale immersa nella vegetazione quanto mai lussureggiante sull’Isola di San Fernando. Pensione completa. Pernottamento in guest-house. (N.B. Nella guest-house sull’Isola di San Fernando non c’e’ acqua calda, non c’è aria condizionata, ci sono le ventole ma l’elettricità viene erogata solo dalle 18.00 alle 22.00 p.m.).
11° giorno / Isole Solentiname (l’Iglesia de la Liberaciòn)
Dopo la prima colazione tour di alcune delle isole dell’Arcipelago Solentiname con possibilità di praticare la pesca e di visitare i laboratori artigianali. Pranzo presso la comunità locale dell’Isola di Mancarròn e visita della Iglesia de la Liberaciòn dove Ernesto Cardenal incoraggiava la gente a esprimere in pubblico le proprie idee durante la messa domenicale. Tali riflessioni furono raccolte nell’opera “La Misa Campesina” a cura dello stesso Cardenal. Nell’Ottobre del 1977 gli uomini di Somoza distrussero la chiesa, ma due anni più tardi, alla fine della guerra, gli isolani si misero all’opera per ricostruire il massiccio edificio. L’altare è decorato con un semplice murales che rappresenta l’albero della vita. Nel pomeriggio rientro all’Isola di San Fernando. Cena e pernottamento in guest-house.
12° giorno / Isole Solentiname – Riserva Los Guatuzos – Colon – San Juan del Sur – Playa El Coco ) (un paradiso di biodiversità) (circa 120 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud a bordo di una panga, l’imbarcazione tipica dell’arcipelago, per l’escursione alla Riserva di Los Guatuzos, un intricato dedalo di fiumi e paludi, che occupa un territorio di circa 44.000 ettari, incuneato tra il Lago Nicaragua e il confine con il Costa Rica. Il Rio Pizote e il Rio Medio Queso segnano rispettivamente il confine orientale e il confine occidentale della riserva, che ospita all’incirca 18 fiumi, 2000 persone, 81 specie di anfibi (tra cui fluorescenti raganelle delle dimensioni di un’unghia), 42 di mammiferi e almeno 400 di uccelli. Si prosegue sempre in panga verso sud-ovest per Colon, l’approdo lungo la costa del lago. Si continua via terra per il villaggio di San Juan del Sur che si affaccia sull’Oceano Pacifico. Lungo questo tratto di costa si trovano alcune delle spiagge più belle del paese. Nel pomeriggio arrivo nell’incantevole, selvaggia, tranquilla e rilassante Playa El Coco. Pensione completa. Pernottamento in resort all’interno del Parco Marittimo El Coco.
13° giorno / Playa El Coco – Playa La Flor – Playa El Coco (le bianche spiagge lungo la costa dell’Oceano Pacifico)
Prima colazione e giornata dedicata al relax sulla spiaggia di Playa El Coco. Poco più a sud di Playa El Coco si trova Playa La Flor, giusto al confine con il Costa Rica, dove le tartarughe marine olivacee (Olive Ridgley) vanno a deporre le uova. Tra Agosto/Settembre e Dicembre/Gennaio se fortunati si ha l’opportunità di assistere a uno spettacolo unico e commovente, la deposizione delle uova: centinaia di placide tartarughe scavano il buco nella sabbia e vi lasciano cadere decine di uova prima di ricoprire il tutto con lenta e paziente meticolosità. Pensione completa. Pernottamento in resort all’interno del Parco Marittimo El Coco. (N.B. L’osservazione della deposizione delle uova delle tartarughe non può essere garantita, infatti dipendendo dalle fasi lunari non avviene regolarmente tutte le sere).
14° giorno / Playa El Coco – Managua (circa 160 km)
Dopo la prima colazione ancora qualche ora da dedicare alla spiaggia di Playa El Coco. In tarda mattinata partenza verso nord per Managua. Arrivo a Managua nel pomeriggio in tempo per effettuare una passeggiata nel colorato mercato “Roberto Huembes” che offre una variegata scelta di vegetali, frutta tropicale e artigianato locale. Pensione completa. Pernottamento in hotel.
15° giorno / Managua – partenza
Presto al mattino trasferimento all’aeroporto per il volo di linea American Airlines per l’Italia via Miami. Pasti e pernottamento a bordo.
16° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo a Milano Malpensa al mattino.
LE QUOTE INCLUDONO
I voli internazionali di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa con bus privato, i pernottamenti in hotel, resort e guesthouse in camere a due letti, 21 pasti (come specificato nel programma), trasporto con automezzi tipo minibus di diverso modello a seconda del numero di partecipanti, traghetto di linea per l’Isola Ometepe, imbarcazioni private per i trasferimenti San Carlos - Refugio Bartola - Solentiname - Riserva Los Guatuzos - Colon, guide locali di lingua spagnola e accompagnatore italiano, tutte le escursioni previste e i relativi ingressi, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale o guida.
LE QUOTE NON INCLUDONO
Alcuni pasti (1 pranzo e 5 cene), le bevande ai pasti, le eventuali tasse locali per i voli domestici e/o in uscita dal paese, gli extra personali, le mance, tutto quanto non espressamente specificato.
N.B. Il viaggio suddetto è a titolo di puro esempio. Dà un’idea di prezzi, località, attrazioni ed esperienze tipici della destinazione, che possono essere inclusi in tutto o in parte nella programmazione dei vari Tour Operator. Potrebbe essere effettuato solo in alcuni periodi dell’anno, in funzione di stagionalità climatiche e situazione socio-politica della destinazione