ROMA SEGRETA

La Casina delle Civette

La Casina delle Civette

La prospettiva di Borromini

La prospettiva di Borromini

San Pietro dal ‘buco della serratura’

San Pietro dal ‘buco della serratura’

 

ROMA SEGRETA - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: SE4IT0012

La nostra capitale è così splendida, sfavillante di meraviglie e ricca di tesori inestimabili, che spesso ci soffermiamo solo sui luoghi iconici della città eterna.

Ma Roma è un calderone di bellezze anche poco conosciute dalle masse ed è una foresta di angoli nascosti incredibilmente splendidi. Certo il Colosseo è l’imperatore di Roma, così come la fontana di Trevi è la sua regina, ma non lasciatevi abbagliare, ci sono ancora tantissime cose da vedere.

Ecco un breve vademecum di attrazioni “segrete” tutte da scoprire.

Considerando l’avvicinarsi di Halloween, se volete visitare un luogo pittoresco quanto spettrale, allora fermatevi al numero 27 di Via Veneto. Nella Chiesa di Santa Maria Immacolata si trova una cripta “ornata” con le ossa di oltre 4.000 frati, che accoglie i visitatori con una frase poco rassicurante: Quello che voi siete noi eravamo; quello che noi siamo voi sarete. Ossa e teschi sulle pareti e sul soffitto, scheletri di frati con il saio appoggiati ai muri, insomma un ambiente decisamente unico e inquietante.

Ma lasciamo stare gli ambienti dark e spostiamoci verso lidi più assolati, come per esempio la Passeggiata del Gelsomino. Si tratta del binario della Ferrovia Vaticana che congiunge l’Italia allo Stato della Città del Vaticano, trasformato in una splendida passeggiata panoramica che giunge alle porte dello Stato Papale. Ammirare il vecchio cupolone da una prospettiva nuova è sempre un incanto!

Se volete ammirare un palazzo appena uscito da un libro di fiabe, fate una sosta in via Nomentana 90 e ammirate La Casina delle Civette. Ultimo baluardo dei principi di Torlonia, questa bella palazzina che sembra un castello medievale mischiato a elementi art nouveau, si trova all’interno del Parco omonimo.

C’è un altro luogo, bello ma non più tanto segreto, un curioso buco della serratura, set di una scena del film La Grande Bellezza. Spiando dal buco della serratura, si vede la Cupola di San Pietro, attorniata da verdeggianti e rigogliose siepi. Si trova all'Aventino, nei pressi del Giardino degli Aranci.

Anche il Parco degli Acquedotti che a sua volta fa parte del Parco Regionale dell'Appia Antica, è diventato famoso grazie al film di Sorrentino, per le scene che si svolgono sotto gli archi dell'acquedotto Claudio.

Nei giardini di piazza Vittorio Emanuele II invece, si trova una porta magica anzi direi più una porta alchemica, che in origine era una delle cinque porte di Villa Palombara, di proprietà di Massimiliano Palombara marchese di Pietraforte. Secondo quanto narra la leggenda, l’alchimista Francesco Giuseppe Borri si unì al circolo della Villa e fece esperimenti scientifici per trovare la tanto agognata formula che trasforma la materia in oro. Ma un giorno fu visto scomparire attraverso la porta, lasciando dietro di sé delle pagliuzze d’oro e un foglio pieno di enigmi e simboli, contenente il segreto della pietra filosofale. Il Marchese fece incidere sulle porte i simboli presenti sul foglio, con la speranza che un giorno qualcuno sarebbe stato in grado di comprenderli e usarli. Chissà… si dice che ogni leggenda nasconda un fondo di verità.

Tra Viale Vignola e Via Flaminia appare un piccolo scorcio che assomiglia incredibilmente a Notting Hill a Londra. Un delizioso vialetto pedonale con sanpietrini, dove sorgono piccole villette dai colori brillanti protette da cancelletti in ferro, porte di legno intarsiate e dalle tante sfumature e scalinate in pietra stile british.

Nel cortile di Palazzo Spada si trova una chicca architettonica davvero unica! La Galleria Prospettica del Borromini (costruita nel 1653), lunga solo 9 metri appare invece decisamente molto più lunga. La breve galleria viene percepita, attraverso una serie di calcolati accorgimenti, come un lungo colonnato. Borromini la realizzò mettendo in pratica le regole prospettiche che rendono celebri i suoi lavori: i diversi piani convergono su un unico punto di fuga, le pareti laterali non sono parallele ma convergenti, così come convergono anche il pavimento e il soffitto della galleria. Un meraviglioso artificio barocco d’eccezione!

Ma sono ancora tante le bellezze segrete di Roma: gli Horti Sallustiani, la Biblioteca Angelica, la Fontana dei Libri, la Domus di Palazzo Valentini, l’Orologio ad Acqua del Pincio, la Spezieria di Santa Maria della Scala a Trastevere e altri ancora. Ma non vogliamo certo togliervi il brio di scoprili da soli.

E voi quali angoli incredibili di Roma avete scoperto nelle vostre scorribande turistiche?